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Autori UniCatt nel “Fondo La Scuola” 1 – M. Casotti

Mario Casotti (1896-1975)

L’attività di catalogazione della sezione storica del “Fondo La Scuola” sta gradualmente portando alla luce le pubblicazioni di importanti autori, curatori o traduttori i quali furono anche professori, docenti o collaboratori dell’Università Cattolica, a testimonianza del decennale legame che unisce le due istituzioni. Con una serie di articoli, di cui questo è il primo, si vuole rendere conto di alcune di queste interessanti scoperte bibliografiche, illustrando ogni volta la vita e soprattutto le opere di una rilevante personalità tra quelle emerse nei volumi catalogati, riguardo ai quali verranno forniti opportuni link alle schede contenute nel Catalogo di ateneo.

Si comincia con una figura di spicco, ovvero il professor Mario Casotti, che alla biblioteca Ottorino Marcolini dell’Università Cattolica – sede di Brescia – lasciò in eredità la sua notevole biblioteca pedagogica, costituendo il cosiddetto “Fondo Casotti”.

Nato a Roma nel 1896, Mario Casotti (fig. 1) si trasferì a Pisa per studiare filosofia come allievo di Giovanni Gentile per poi rientrare a Roma nel 1918, dove si laureò l’anno successivo con una tesi che confluì nel suo Saggio di una concezione idealistica della storia (1920). Questo volume, così come le altre opere giovanili, non venne edito presso La Scuola, ma presso Vallecchi a Firenze. Tuttavia, il suo avvicinamento al mondo editoriale cattolico bresciano ebbe inizio non molto tempo dopo, a metà degli anni Venti, con la pubblicazione di articoli sul periodico per maestri “Scuola Italiana Moderna” e sul relativo “Supplemento pedagogico”, del quale promosse prima la nascita e poi la trasformazione in rivista autonoma con titolo “Pedagogia e vita”, assumendone infine la direzione. Per quanto riguarda, invece, le monografie, dopo un periodo di collaborazione con un altro editore cattolico, ovvero Vita e Pensiero di Milano, nel corso degli anni Trenta Casotti iniziò a pubblicare stabilmente presso l’Editrice La Scuola, alla quale rimase fedele nel corso della sua lunga carriera accademica.

Fig. 1 Mario Casotti, il secondo da destra, al Convegno AIMC del 1954 a Marina di Pietrasanta (ASE, Fondo Corrado Corghi, s. 1, fasc. 8 “Mario Casotti”)

Il motivo di questo avvicinamento al mondo editoriale cattolico va ricercato in un anno preciso, il 1924, quando vi fu da parte di Casotti la riscoperta della fede cristiana, un evento che mutò il suo rapporto con la religione e con la filosofia, allontanandolo dall’idealismo del suo maestro Giovanni Gentile per avvicinarlo al neotomismo. Poco altro si sa di questa repentina conversione, riguardo alla quale mantenne sempre grande riserbo, anche se alcuni indizi si possono trovare nelle sue Lettere su la religione (1925). Proprio in questo periodo entrò in contatto con padre Agostino Gemelli, che lo volle in Università Cattolica per occupare la cattedra di Pedagogia presso l’istituto superiore di Magistero, un ruolo che ricoprì ininterrottamente per ben quattro decenni, affiancandogli per un certo periodo la docenza di Storia della pedagogia nella facoltà di Lettere e filosofia. Nel frattempo, fu egli stesso fautore di un più stretto legame tra l’Università Cattolica e La Scuola prendendo la direzione del Paedagogium, un istituto per la promozione degli studi sulla pedagogia cristiana fondato da padre Gemelli nel 1942, per il quale l’editrice bresciana diede alle stampe la collana Contributi del Paedagogium. Al suo interno Casotti pubblicò, tra gli altri, i due volumi della Pedagogia generale (1947-48), la sua opera più importante, nella quale racchiuse l’organica e completa illustrazione delle sue idee filosofiche e pedagogiche. Il trattato, punto di riferimento per generazioni di educatori, ebbe subito uno straordinario successo, come testimoniano le numerose ristampe presenti nel “Fondo La Scuola”. Tra i testi di Casotti appartenenti alla collana, si segnala inoltre Maestro e scolaro: saggio di filosofia dell’educazione (1943, fig. 2).

Fig. 2 Maestro e scolaro (esemplare i3433631x), pubblicato nel 1943 tra i Contributi del Paedagogium

Naturalmente, collaborando con La Scuola Casotti pubblicò anche testi su argomenti più circoscritti, ben presenti nella sezione storica del fondo. Già nel suo Educazione cattolica (1932, fig. 3) esplicitò come per lui fosse assolutamente necessario un solido legame tra pedagogia e Cristianesimo, inteso come finalità e culmine del percorso educativo; il saggio cita già molte delle tematiche e degli autori che saranno al centro dei suoi studi negli anni successivi.

Fig. 3 Educazione cattolica (1932), esemplare i34337398 con timbro della Procura del re in copertina

Vale la pena ricordare, per la loro importanza, le trattazioni che a partire dagli anni Trenta dedicò ad alcuni pensatori per lui fondamentali: La pedagogia di s. Tommaso d’Aquino e saggi di pedagogia generale (1931), Raffaello Lambruschini e la pedagogia italiana dell’Ottocento (II ed. 1951) e La pedagogia di Antonio Rosmini e le sue basi filosofiche (nuova ed. 1944). Di questi autori spesso curò anche opere e antologie: La conoscenza: estratti dalla Summa theologica (III ed. 1946) dell’Aquinate, Della educazione (1936, fig. 4 e 5) di Lambruschini e la raccolta Scritti pedagogici (II ed. 1940) di Rosmini. Con Scuola attiva (IV ed. 1952) e i due volumi della più volte ristampata Didattica (X ed. 1956) elaborò il suo rifiuto dell’attivismo pedagogico e propose forme di insegnamento più tradizionali, legate alla lezione in classe e alla disciplina, sempre da attuare in una prospettiva cristiana.

Va infine ricordato che per La Scuola Casotti fu anche curatore di collezioni editoriali che ebbero duratura fortuna. Si distinse particolarmente la collana L’educazione, talvolta denominata La pedagogia, che nel corso degli anni mutò diverse volte il sottotitolo (Classici della pedagogia commentati, Collezione di testi pedagogici…). Essa, come si evince da queste designazioni, ospitò testi fondamentali per la pedagogia (in alcuni casi da tempo fuori commercio) rivolgendosi principalmente al pubblico dei maestri elementari e degli studenti di Magistero. Tra i volumi pubblicati, si possono ricordare: Breve schizzo dei sistemi di filosofie moderne e del proprio sistema (IV ed. 1948) di Antonio Rosmini (curato da Paolo Rotta), Trattato sui principi della conoscenza umana (1940) di George Berkeley (curato e tradotto da Giulio Castiglioni) e il dialogo De magistro (V ed. 1966) di sant’Agostino (curato dallo stesso Casotti e tradotto da Adolfo Faggi).

Francesco Bonazzoli