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Ingegner Carlo Viganò

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Profilo biografico di Carlo Viganò (1904-1974)

Carlo Viganò

Carlo Viganò nasce a Seregno il 22 agosto del 1904 da un’antica famiglia brianzola dedita all’industria della seta e del cotone. Compie gli studi secondari presso il collegio “Cesare Arici” di Brescia, retto allora dai padri Gesuiti e completa la sua formazione scolastica nel 1927 conseguendo la laurea in Ingegneria presso il Politecnico di Milano.

Terminati gli studi si trasferisce definitivamente a Brescia nel 1929 per seguire un ramo delle attività di famiglia. Nel 1932 si sposa con Giuseppina Freschi: dal matrimonio nascono Ambrogio, Alberto, Luisa e Giovanni. A Brescia Viganò affianca alle responsabilità dirigenziali incombenze amministrative pubbliche: è, tra l’altro, presidente della Banca San Paolo, membro della Giunta esecutiva dell’Associazione Industriali Bresciana e promotore dell’UCID (Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti), presidente della Croce Bianca e presidente dell’editrice Morcelliana.

Negli anni della ricostruzione postbellica si distingue come munifico sostenitore dell’Azione Cattolica di Brescia, dell’Università Cattolica e dell’Editrice La Scuola, i cui edifici erano stati gravemente danneggiati dai bombardamenti durante la guerra. E’ anche presenza attiva e partecipe della vita culturale bresciana. In particolare, quale Socio e Consigliere dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Brescia, nella seconda metà degli anni ’50 si impegna per promuovere una serie di iniziative scientifico editoriali intese a celebrare il 400° anniversario della morte di Niccolò Tartaglia, che culminano nell’edizione con commento dell’opera del matematico bresciano.

Nel gennaio del 1974 il Senato Accademico dell’Università Cattolica delibera per lui il conferimento della laurea honoris causa in virtù delle competenze dimostrate nel campo della storiografia scientifica, ma il destino vuole che Carlo Viganò non possa ricevere l’importante riconoscimento in quanto quella stessa notte, giovedì 24 gennaio, viene colto da infarto e muore.