Si è spento oggi, all’età di novant’anni, Rino Tommasi, storica voce del tennis, che insieme a Gianni Clerici ha sdoganato la fortunata formula delle telecronache sportive di coppia. Nato a Verona nel 1934, Tommasi intraprende la sua carriera giornalistica nel 1953: nel corso degli anni collabora con Tuttosport, Il Messaggero, La Repubblica e soprattutto La Gazzetta dello Sport, testata sulla quale scriverà per oltre quarant’anni.
Nel 1981 diventa direttore dei servizi sportivi di Canale 5, ruolo che ricoprirà anche dieci anni più tardi per Telepiù (dal 2004 Sky). Negli stessi anni si distingue come narratore per eccellenza delle telecronache sportive, in particolare di pugilato e tennis. Appartiene al suo intuito visionario l’introduzione della seconda voce nelle telecronache: con Gianni Clerici forma un connubio leggendario, dove la razionalità del veronese e l’estro del comasco si alimentano a vicenda, in un equilibrio sottile tra la cronaca e la divagazione colta. Anche dal punto di vista lessicale l’ambiente della cabina di commento è fertile: ‘circoletti rossi’, ‘veronica’, ‘ricamo’ e ‘mini-break’ sono solo alcuni degli innumerevoli neologismi coniati da Rino Tommasi, affermatosi come grande onomaturgo sulle orme di Gianni Brera, che a sua volta l’aveva definito un ‘matematico fantasioso’.
Nel Fondo Gianni Clerici sono conservate ventuno pubblicazioni nelle quali Rino Tommasi compare come autore o curatore: in alcune di esse è presente anche una dedica dello stesso Tommasi, fatto che le rende esemplari unici e preziosi.