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Carlo Buzzi: l’onorevole maestro

29 Luglio 2022
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Domenica 31 luglio 2022 ricorre il centenario della nascita dell’on. Carlo Buzzi (1922-2004): il Centro di documentazione e ricerca Raccolte Storiche coglie l’occasione per ricordarne il notevole contributo in ambito scolastico, politico e culturale.

Nato a Parma, primo di quattro fratelli, nel 1935 inizia a frequentare l’istituto magistrale; nel 1940/1941 sta già insegnando, mentre l’anno successivo diviene docente di ruolo e si iscrive alla facoltà di Magistero presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Conseguirà poi la laurea in Pedagogia nel 1959 con una tesi intitolata “Osservazioni ed esperienze intorno all’ideale missionario nella educazione del fanciullo”.

Il suo impegno nell’associazionismo di stampo cattolico si sviluppa a partire dalla militanza nell’ACI e culmina con la presidenza della GIAC (Gioventù Italiana di ACI) nel 1940 e della Giunta diocesana nel 1949. All’interno di questi ambienti sviluppa un approccio operativo e di pensiero in linea con i valori cristiani, che esporterà poi in ambito politico.

Importante è inoltre il suo contributo per la fondazione e la gestione dell’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), organo fondamentale all’interno del suo disegno di rinnovamento della scuola italiana, improntato sulla crescita professionale dei docenti e sulla tutela dei loro diritti.

1950/51 – Convegno Diocesano GIAC a Neviano degli Arduini

È su tale fronte che Carlo Buzzi si applica maggiormente, partecipando alla costituzione dei primi gruppi giovanili della DC, partito all’interno del quale ricoprirà diversi ruoli nel corso degli anni, con incarichi dirigenziali soprattutto nel settore scolastico: dal 1953 al 1976 sarà per esempio deputato parlamentare DC nel collegio di Parma. Sono diversi i provvedimenti legislativi per i quali il suo apporto risulterà significativo, tra i quali, a titolo esemplificativo, l’istituzione della scuola media unica e della materna statale e l’introduzione della scuola a tempo pieno.

A testimonianza del suo rimarchevole coinvolgimento per risollevare le sorti del comparto scolastico nel secondo dopoguerra ci sono le carte e i documenti conservati nell’Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia (ASE): donato nel 2005 dalla signora Maria Antonietta Angeli, vedova Buzzi, il fondo offre una visione accurata (seppur incompleta, in quanto parte della documentazione è stata donata dalla famiglia Buzzi alla Biblioteca Palatina di Parma) sull’impegno politico dell’onorevole sia a livello locale (Emilia Romagna) che nazionale.