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VIII Giornata Ageno: Filologia e storia degli studi danteschi

27 Marzo 2025
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Giovedì 12 marzo, nella Sala della Gloria della sede bresciana dell’Università Cattolica, si è svolta la Giornata Franca Brambilla Ageno 2025 dedicata agli studi danteschi. Il saluto introduttivo di Andrea Canova (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e Direttore del Centro di documentazione “Raccolte Storiche” dell’Università Cattolica di Brescia) ha ricordato l’importanza di questa iniziativa, che ogni anno, oltre a valorizzare il Fondo Ageno della Biblioteca P. Ottorino Marcolini dell’Università Cattolica, permette di far entrare gli studenti in contatto con il dibattito scientifico.

L’intervento di Paolo Pellegrini (professore di Filologia italiana all’Università di Verona) ha aperto la Giornata riprendendo la storia della disciplina filologica e gli studi di Franca Brambilla Ageno: partendo da quanto la studiosa aveva dimostrato, Pellegrini ha dato una lezione di metodo sull’edizione dei testi medievali, sottolineando come la pratica ecdotica non possa prescindere dalla conoscenza della lingua antica. A seguire Paolo Gresti (professore di Filologia Romanza dell’Università Cattolica) ha parlato del problema di attribuzione di alcune rime di Dante considerate dubbie, dando ragione delle scelte fatte nella recente edizione da lui curata insieme a Nicolò Premi. Anche quest’ultimo (che insegna Filologia Romanza all’Università di Verona) ha preso parte alla Giornata inaugurando la sessione pomeridiana con una nuova proposta di attribuzione del sonetto Nulla mi parve mai più crudel cosa, tradizionalmente annoverato tra le rime dubbie dantesche. In conclusione, Marco Giola (docente di Linguistica Italiana presso l’Università degli Studi eCampus) ha riflettuto sul lavoro di ricostruzione della realtà storica della lingua di Dante, illustrando alcuni problemi che coinvolgono l’edizione del testo della Commedia.