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Nuovo numero degli “Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche”

19 Febbraio 2022
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Per Lino Monchieri nel centenario della nascita, 1922-2022

Pubblicato presso Scholé il ventottesimo volume della serie *

Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche. – 28 (2021). – Brescia : Scholé, copyright 2021, in distribuzione dal 21 gennaio 2022. – 298 pagine : illustrazioni. – Contiene due sezioni monografiche: New approaches on education, nationalism and religion in Argentina and Uruguay (1870-1940) / a cura di Miranda Lida e Diego Mauro, pagine 3-117 ; Lino Monchieri maestro, collaboratore dell’editrice La Scuola, scrittore per ragazzi / a cura di Luciano Caimi, pagine 119-233. – ISBN 9788828404002

Il numero 28/2021 degli Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche (Copertina, Indice) contiene, alle pagine 119-233, la sezione monografica Lino Monchieri, maestro, collaboratore dell’Editrice La Scuola, scrittore per ragazzi, a cura di Luciano Caimi (Premessa del curatore).

Lino Monchieri (19 febbraio 1922-2 febbraio 2001) bresciano, proveniente da un borgo cittadino, della cui memoria diverrà cantore, ebbe la ventura di vivere il ventennio socio-politico-culturale del fascismo, immunizzato però dalla sua formazione di base attinta nella vita ecclesiale cittadina.

Settembre 1941, in ricordo della passeggiata con i colleghi de “La Scuola”, in piedi da sinistra: Vittorino Chizzolini, Emiliano Rinaldini, Lino Monchieri, Carlo Molinari; seduti da sinistra: Marco …, Angelo Podetta, Eugenio Zani, Federico Rinaldini

Avviatosi agli studi presso il locale Istituto Magistrale “Veronica Gambara”, conobbe Vittorino Chizzolini, promotore di tante iniziative ecclesiali cittadine e anima dell’Editrice La Scuola di Brescia (cfr. il contributo di Luciano Caimi, Lino Monchieri (1922-2011) e Vittorino Chizzolini (1907-1984). Un’ amicizia “sub signo educationis”, pagine 124-171 **).

Tale incontro orientò in senso vocazionale la scelta di Lino Monchieri per la professione educativa, esercitata con successo in alcuni paesi della provincia, dopo aver conseguito l’abilitazione magistrale nel 1940, concependo sempre la propria attività professionale come dedizione totale alla causa dell’educazione cristiana, della scuola e dei minori.

Parallelamente alla sua attività di insegnante partecipò alle iniziative promosse dall’Editrice La Scuola e dall’Università Cattolica quale il Paedagogium, Istituto per gli studi cristiani sull’educazione, tenutosi per la prima volta nel luglio 1942.

Anno scolastico 1941­-1942, Scuola elementare di Nave

Mentre era in servizio militare, dal settembre 1943 venne fatto prigioniero ed internato a Wietzendorf: la sua triste odissea, raccontata nel Diario di prigionia, si concluse con il ritorno a casa il 29 giugno 1945.

Non riprese il servizio attivo nella scuola se non dopo il 30 settembre del 1952.

Nel frattempo – nel 1947 si era laureato in Pedagogia a Torino e nel 1948 si era sposato con Lina Tridenti (cfr. l’intervista curata da Livia Cadei e Pierangelo Goffi, “Mi chiamo Lina!”, “Lina come me! Da dove vieni?”. Colloquio con Lina Tridenti Monchieri, pagine 227-233) -, venne assunto presso l’Editrice La Scuola con incarichi redazionali e di promozione commerciale.

È un periodo in cui, per Lino, si allargò il cerchio delle amicizie, destinate a durare nel tempo, patrocinate dall’immancabile Vittorino.

Tra queste va ricordata la sinergia tra l’Editrice e la neonata Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), tramite, appunto, la collaborazione di Monchieri.

Lino Monchieri e Lina Tridenti

Un momento fondamentale per la formazione del nostro fu l’adesione convinta al manifesto, lanciato a Pietralba da Chizzolini per tutelare la scuola, i diritti del fanciullo all’educazione, il compito primario dei maestri cristiani, denominato “Centralità dell’amore”. E “pietralbini” si chiamarono da allora i maestri innovatori, sperimentatori, fedeli alla ‘centralità’ che da sola faceva immettere energie sane e perenni nella necessaria carica educativa.

Anno scolastico 1957­-1958, Scuola elementare “Cesare Battisti” di Brescia

Il rientro in servizio alle elementari nel 1952 fu accompagnato e seguito da una vasta mole di pubblicazioni: testi scolastici di grande successo, libri di letteratura per ragazzi, riviste, attraverso i quali i giovani potessero cogliere «progetti di speranza», personale e collettiva. In La fattoria Busch (1955), Buongiorno Europa (1968), Germania andata e ritorno (1986), per esempio, viene trasmesso il valore dell’amicizia solidale al di là delle diverse appartenenze nazionali, per la rinascita dell’Europa (cfr. il contributo di Livia Cadei, I giovani e il progetto della speranza, pagine 218-225 **).

Dopo un decennio Lino Monchieri entrava nel ruolo dei direttori didattici e dal 1972, fino al collocamento a riposo nel 1994, in quello di ispettore scolastico.

Come maestro, direttore didattico e ispettore scolastico, dimostrò sempre la sua capacità relazionale con gli alunni e con gli insegnanti, intessuta di calda umanità e da una competenza pedagogico-didattica giocata attorno alle tematiche allora dibattute come il “sistema dei reggenti” di Marco Agosti, i centri di interesse, la funzione docente (cfr. il contributo di Pietro Gardani, Lino Monchieri maestro, pagine 172-188 **).

Il pensionamento non fu avvio alla quiescenza, bensì costituì un ulteriore occasione per dare spazio al suo fervore nel far conoscere il suo calvario e quello di tanti italiani, assumendo l’indispensabile ruolo di “sentinella” della memoria, soprattutto nei confronti dei giovani (cfr. il contributo di Daria Gabusi, Educare e narrare, alla ricerca di una convivenza possibile. Tra gli scritti di Lino Monchieri, pagine 189-217 **). Non a caso, Monchieri curò la collana A futura memoria (cfr. Le pubblicazioni digitali dell’Archivio Storico della Resistenza Bresciana e dell’Età Contemporanea, Sezione 3 – Fonti a stampa: Monografie: A futura memoria), che raccoglie oltre una ventina di volumi di ricordi e testimonianze dai lager. Lino Monchieri ha molto amato la sua città; è stato un educatore appassionato, un narratore versatile, un maestro di vita e di pensiero.

[*] Informazioni sulla rivista, con gli indici dei 28 numeri pubblicati sono reperibili nella pagina ad essa dedicata del portale (cfr. Le pubblicazioni a stampa dell’Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia)

[**] Le quattro relazioni contenute nell’Annale sono state presentate al pubblico per la prima volta nell’incontro di studio, curato dall’Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia (ASE), del 19 aprile 2019 “Lino Monchieri tra Resistenza, internamento e ripresa della vita democratica
(→ locandina)
(→ registrazione video)