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Il “Fondo La Scuola” tra passato e presente

La storia

L’Editrice La Scuola venne fondata il 13 maggio 1904 come società anonima cooperativa per volontà di quattordici firmatari, legati agli ambienti pedagogici e cattolici bresciani, tra i quali si segnalano il giovane sacerdote Angelo Zammarchi (noto per l’impegno in ambito educativo) e l’avvocato Giorgio Montini (padre del futuro papa Paolo VI). Elemento di novità, per l’epoca, è la doppia anima che la caratterizza fin dalla nascita: tra i fondatori, così come tra i numerosi collaboratori, si possono trovare sia figure appartenenti al clero sia personalità di spicco del mondo laico.

La neonata società ebbe sin da subito un preciso obiettivo, condiviso da tutti i fondatori, ovvero la creazione di un ambiente che potesse garantire l’espansione e la diffusione del periodico “Scuola Italiana Moderna” (SIM), dedicato all’aggiornamento professionale dei maestri elementari. La rivista, fondata nel 1893 dal beato Giuseppe Tovini (scomparso nel 1897), si era guadagnata un’ottima fama come supporto alla didattica tra gli insegnanti – anche tra coloro che non avevano un orientamento strettamente cattolico –, ma faticava a sopravvivere a causa di un numero tutto sommato esiguo di abbonati. Il suo rilancio occupò quasi completamente i primi anni di attività della società ed ebbe pienamente successo: il numero degli abbonati crebbe notevolmente e la diffusione si ampliò al di fuori dell’ambito locale bresciano. Con la successiva espansione del catalogo editoriale, molti studiosi già noti per i loro articoli stampati in “SIM” divennero autori di monografie di più ampio respiro per il marchio La Scuola, che poté servirsi della rivista per pubblicizzare e diffondere in tutto il paese le proprie novità bibliografiche.

Quando alcuni anni dopo, nel 1921, venne fondata a Milano l’Università Cattolica del Sacro Cuore, si instaurò rapidamente uno stretto legame di collaborazione tra le due istituzioni, grazie anche al rapporto di stima reciproca che univa padre Gemelli e don Zammarchi. Per questo motivo, ben presto trovarono posto nel catalogo La Scuola le pubblicazioni dei professori e dei ricercatori dell’ateneo milanese (dal 1965 anche bresciano), origine di una proficua cooperazione che è proseguita ininterrottamente fino ai giorni nostri, con l’edizione di testi e articoli di elevato rigore scientifico.

Il fondo

A circa un secolo dall’avvio di questo rapporto di collaborazione, nel corso dell’estate 2022, in base a un accordo tra le due istituzioni sono giunti nei depositi del nuovo campus bresciano di via della Garzetta la biblioteca e l’archivio dell’editore. Essi vanno a costituire, all’interno dell’Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia (ASE), il “Fondo La Scuola”. La biblioteca comprende una sezione storica, contenente buona parte dei testi pubblicati dalla Scuola nel corso della sua lunga storia editoriale, e una sezione redazionale, al cui interno si trova una vasta selezione di monografie e periodici (di ambito pedagogico e filosofico, ma non solo) che fino a pochi anni fa era a disposizione del personale e dei collaboratori della casa editrice. L’archivio, invece, è formato dal fondo storico, contenente la corrispondenza con i numerosi collaboratori, e dalla fototeca, ovvero la raccolta delle immagini utilizzate dalla redazione per illustrare i volumi pubblicati.

L’attività di riordino del fondo, accompagnata da un attento monitoraggio dello stato di conservazione dei documenti, è in corso a cura del personale del settore “Biblioteca, fondi storici e archivi” della sede di Brescia. I lavori sono partiti dalla biblioteca storica attraverso una minuta attività di catalogazione secondo i più recenti standard internazionali, al fine di rendere facilmente accessibili i libri tramite il catalogo di ateneo. Le schede relative ai documenti archivistici, invece, andranno a confluire nel catalogo degli archivi culturali dell’Università Cattolica.

Francesco Bonazzoli