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Autori UniCatt nel “Fondo La Scuola” 4 – S. Vanni Rovighi

Sofia Vanni Rovighi (1908-1990)

In questo quarto appuntamento (il precedente è dedicato al bresciano Marco Agosti) della serie Autori UniCatt nel “Fondo La Scuola” prosegue l’esplorazione dell’editoria cattolica bresciana, alla ricerca degli studiosi più rilevanti tra quelli che hanno attraversato i chiostri dell’Università Cattolica. Dopo aver presentato alcune figure maschili, è finalmente il momento di mostrare una donna che nella ricerca, nella filosofia e nella fede ha trovato le sue ragioni di vita: Sofia Vanni Rovighi (fig. 1).

Fig. 1 Sofia Vanni Rovighi con il suo assistente (futuro rettore) Adriano Bausola

Nata nel 1908 a Croara, una piccola località sugli Appennini non distante da Bologna, qui trascorse gli anni dell’infanzia, per poi giungere adolescente a Milano nel 1923. Nella città meneghina frequentò il liceo Berchet e poi si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica, dove fu allieva di Amato Masnovo, con il quale si laureò nel 1930 presentando una tesi intitolata L’immortalità dell’anima in Duns Scoto. Già l’anno successivo ricevette un incarico come insegnante presso la sede universitaria di Castelnuovo Fogliani, vicino a Piacenza, dove successivamente giungerà anche il già citato Marco Agosti. Rientrò alla Cattolica di Milano alla fine degli anni Quaranta, dove nel corso del tempo divenne titolare di diverse cattedre: Storia della filosofia medioevale (dal 1951), Storia della filosofia (dal 1959) e Filosofia teoretica (dal 1973).

Nel “Fondo La Scuola” è presente la più nota e fortunata opera di Sofia Vanni Rovighi, frutto di intensi anni di studio, ovvero gli Elementi di filosofia, pubblicati per la prima volta, dal 1941, in cinque tomi presso Marzorati e poi continuamente aggiornati e ristampati in diverse versioni a Brescia. Si vedano, a titolo di esempio, la prima edizione (fig. 2) in tre volumi La Scuola (dal 1962) e una recente riedizione (XIV ed. 2013). Del testo esiste anche una versione ridotta: Istituzioni di filosofia (1982), che parimenti ebbe grande successo. Successivamente, la solida produzione manualistica dell’autrice si focalizzò, oltre che sui temi fondamentali della materia, su specifici periodi, con Storia della filosofia moderna: dalla rivoluzione scientifica a Hegel (1976) e Storia della filosofia contemporanea: dall’Ottocento ai giorni nostri (1980). Si tratta di opere fondamentali, lodate dal mondo accademico e ancora oggi utilizzate dagli studenti, che devono la loro fortuna, oltre che alla chiarezza espositiva, a una trattazione che, non limitata all’aspetto storico, va a scavare nelle questioni che ogni corrente filosofica si è trovata ad affrontare.

Fig. 2 Primo volume (1962) dell’edizione La Scuola degli Elementi di filosofia (esemplare i34581790)

Presso l’Editrice La Scuola non vennero pubblicate le sue opere sugli autori medievali, che uscirono spesso dalle tipografie di Vita e Pensiero e in certi casi di Laterza, per la quale Sofia Vanni Rovighi curò le Opere filosofiche (1969) di Anselmo d’Aosta; tuttavia, a Brescia vennero dati alle stampe diversi testi di e su filosofi moderni e contemporanei. Si tratta per lo più di volumi dedicati agli studenti e con un profilo divulgativo seppur rigoroso, tra i quali si possono ricordare: Introduzione allo studio di Kant (nuova ed. 1968), Husserl (1947) e la curatela della Monadologia (IV ed. 1941) di Leibniz. Molti suoi contributi e recensioni vennero pubblicati, sempre a Brescia, sulla rivista “Humanitas”, edita da Morcelliana, con la quale collaborò sin dalla prima annata (fig. 3).

Fig. 3 Primo articolo di Sofia Vanni Rovighi su “Humanitas”: S. Vanni Rovighi, La fenomenologia di E. Husserl, “Humanitas”, I (1946), n. 2, pp. 141-149

Grande interesse dell’autrice, infine, fu lo studio del legame tra filosofia e scienza, che la portò a iscriversi, senza poter completare gli studi a causa dei sempre maggiori impegni accademici, alla facoltà di Scienze dell’Università di Milano. Si interessò soprattutto alla figura di Galileo Galilei, per il ruolo che ebbe nella nascita del moderno metodo scientifico, un’innovazione che ebbe grandi ripercussioni anche in ambito filosofico. Presso l’editrice bresciana gli dedicò dei testi di carattere divulgativo: una piccola monografia, Galileo (1943), e una Antologia (1941, fig. 4 e 5), pensata per il mondo della scuola e ancora oggi in commercio: Le idee filosofiche, il metodo scientifico (IX ed. 2021).

Francesco Bonazzoli