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Giornata di Studi Franca Brambilla Ageno 2022: La poesia comica

Il convegno sulla poesia comica di venerdì 2 dicembre 2022 ha consentito di riprendere l’appuntamento con le giornate in onore di Franca Brambilla Ageno, patrocinate dal Dipartimento di Scienze Storiche e Filologiche e dal Centro di Documentazione e Ricerca “Raccolte Storiche”.

Come ha sottolineato il professor Andrea Canova (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e Direttore delle “Raccolte Storiche”) nei saluti in apertura, queste giornate destinate agli studenti ‒ cominciate nel 2005 e poi, a partire dal 2013, dedicate a temi cari all’illustre filologa, della quale le “Raccolte Storiche” custodiscono il fondo librario ‒ sono ormai una tradizione per la sede bresciana della Cattolica.

La Giornata ha preso avvio con un intervento di Marco Berisso, professore ordinario di Filologia italiana all’Università di Genova, sul canone della poesia comica medievale: il discorso, di impianto teorico, ha messo in luce la ricezione e l’interpretazione dei testi comici del Medioevo prendendo in considerazione le raccolte che li tramandano, dalle più antiche sillogi fino alle moderne edizioni.

Sonetti del Burchiello, del Bellincioni e d’altri poeti fiorentini alla burchiellesca, In Londra [i.e. Lucca ; Pisa] : [s.n.], 1757. Antiporta e frontespizio (FAB-VET-18).

Dopo un breve dibattito sulla difficoltà dell’inquadrare precisamente il canone comico, è intervenuto Alessandro Parenti, docente di Glottologia presso l’Università di Trento, con una relazione su alcuni inserti tedeschi nei sonetti del Burchiello (1404-1449). Grazie a una puntuale ricostruzione delle trafile etimologiche dei vocaboli, lo studioso ha fornito la corretta interpretazione di alcuni termini finora malintesi o ritenuti incomprensibili.

La sessione pomeridiana è iniziata con una relazione di Alice Ferrari, docente di Letteratura Italiana nella sede di Brescia dell’Università Cattolica, sulla comicità del Morgante di Lugi Pulci (1432-1484), analizzata sia a livello strutturale, sia a livello linguistico. Infine, Giuseppe Crimi, professore di Letteratura Italiana all’Università degli Studi Roma Tre, ha concluso con un discorso sulla ricezione del comico a Venezia nei primi anni del Cinquecento, riflettendo su alcuni poemetti di Lorenzo Venier (1510-1550), finora piuttosto trascurati dalla critica, ma degni di particolare nota per la loro rilevanza all’interno del genere comico.

Alice Ferrari